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domenica 23 gennaio 2011

C'e sempre una speranza (8)

Vegeta e Kurt, due spietati soldati delle S.S., le Schutzstaffel, all'arrivo del treno al campo di sterminio, conducono, insieme ai loro comilitoni, gli ebrei all'interno del lager.
Rischiando ogni giorno la morte, una Judea riuscirà a rompere il ghiaccio nel cuore del crudele soldato. Riusciranno a scappare da Auschwitz? Si salveranno? Non vi resta che leggere.
Storia scritta con Stellina86
 
Autore: vegeta4e 
Rating: Arancione 
Genere: Guerra, Romantico, Storico
Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU
Categoria: Anime & Manga > Dragon Ball 

Capitolo 8
 
 
26 agosto 1944 - Cracovia - Polonia

Passano due mesi ed ormai è agosto. Una mattina come le altre prendo la lista dell'appello ed inizio a leggere i numeri, quando vedo con la coda dell'occhio Franz arrivare.
Franz! È l'ennesima volta che arrivi in ritardo!!
“ Non sei nelle condizioni di poter fare lo sbruffone, Vegeta! “
“ Lo dici tu! Io non faccio lo sbruffone, sono il tuo superiore! “
“ Sì, lo dico io. Con quello che so potrei portarti davanti al plotone d’esecuzione! “
“ Chiudi il becco e mettiti in fila con il resto dei soldati! “
“ Non darmi ordini!! Non ti conviene!!
“ Non contestarmi!!!
“ ALMENO IO NON ME LA FACCIO CON LE JUDEE!!!
Hmhmhm e perché? Io sì? “
“ TU SÌ!! TI HO VISTO!! “
“ Non dire idiozie!! “
“ NON HO VISTO CHI FOSSE, MA SONO SICURO CHE ERA LUI!! “ urla rivolto agli altri. Alcuni iniziano a bisbigliare tra loro
Franz smettila. Stai dicendo un mucchio di sciocchezze “ interviene Kurt
“ È INUTILE CHE LO DIFENDI!!! LO SAI ANCHE TU!!! UN SOLDATO TEDESCO CHE SCOPA UN'EBREA!!! “
“ ADESSO BASTA!! SMETTILA DI DIRE CAZZATE!!! “ urlo infuriato
“ DICO LA VERITÀ!! “ mi avvicino a lui sollevandolo per il colletto della divisa
“ Giuro sul mio onore che se non chiudi quella fogna ti faccio pentire di essere nato! “ sibilo
“ Sai che paura! “
“ Parli così solo perché il tuo zietto ti para il culo!! “
“ A me lo para, a te lo sfonda! “ non ci vedo più dalla collera. Gli affondo un pugno nello stomaco che gli fa sputare saliva.
“ Questa... Questa la paghi... “ mi minaccia lui restando a terra dolorante. Prendo il fucile e glielo punto contro, facendo sgranare gli occhi sia ai prigionieri, sia ai miei comilitoni
“ Vegeta... Calmati... Non fare pazzie “ cerca di farmi ragionare Kurt
“ Chiedi perdono o giuro che sparo!!
“ Non ne hai il fegato “ mi sfida
“ Vogliamo vedere? “
“ Uno... Uno che scopa con un ebrea come può sperare di riuscire ad uccidere un vero tedesco? “
“ TI RIPETO CHE NON MI CI VUOLE NIENTE A FARTI SALTARE LE CERVELLA! “
“ Se mi uccidi mi seguirai all'inferno! Mio zio non te la lascerà scampare! “ gli metto la canna del fucile sotto il mento
“ TI DO L'ULTIMA POSSIBILITÀ! O IMPLORI PIETÀ O SPARO!! “
“ SCORDATELO!! “ non me lo faccio ripetere due volte. Carico il colpo e sparo, mirando tuttavia alla spalla, non sono così stupido, so a cosa andrei incontro se facessi fuori questo coglione e già ho abbastanza grattacapi senza che ci si metta anche lui a complicarmi l‘esistenza.
“ AAAHH!! “ lui urla in preda al dolore, mentre la canna del mio fucile ancora fuma. Gli astanti sussultano.
“ Tu!! Portalo via!! “ ordino ad un soldato. Lui sobbalza, credo che nessuno mi abbia mai visto così infuriato. Obbedisce e subito aiuta Franz ad alzarsi, portandolo poi verso il commando. Kurt mi fissa scioccato
“ Sei... Sei impazzito? “ balbetta
“ L'avevo avvertito!! “ poso il fucile e riprendo a fare l'appello come se non fosse successo nulla. Al numero dell'ebrea dai capelli azzurri alzo lo sguardo, incontrando i suoi occhi. È scioccata come, se non più degli altri, visto che si parlava di lei. La marcia inizia, ma dopo circa mezz'ora un soldato mi urla dalla porta del commando di raggiungerlo. Affido i prigionieri ad Hans e io e Kurt raggiungiamo il comilitone
“ Il comandante ti vuole parlare, Vegeta “
“ Vado “ lo supero seguito da Kurt. Una volta raggiunta la porta del comandante la apro, trovandomi davanti al mio superiore
“ Eccoti! Si può sapere perché hai sparato a Franz?! “
“ Glielo spiego subito! Non esegue gli ordini, fa quello che vuole! Solo perché è suo nipote crede di poter comandare su tutti! La sveglia è alle cinque e mezza per tutti e lui arriva alle sei passate! “
“ Lui ha detto che ti scopi un'ebrea “
“ E lei gli crede?! “
“ Spero tanto che si sbagli! “
“ È ovvio!! Quello lo dice apposta! Veda di dargli una strigliata! Quel marmocchio deve capire che qui io sono il suo superiore ed è a me che deve obbedire! Glielo faccia capire lei! “
“ Sì, ci proverò. E vedi che non scoppino altri casini “
“ Agli ordini “ detto questo gli faccio il saluto nazista e mi giro per lasciare la stanza. La mattina seguente, mi sveglio una mezz‘oretta prima del solito. Aspetto nel letto che scocchi l'ora, quando poi sono costretto ad alzarmi e vestirmi. All'ora dell'appello Franz è più puntuale di un orologio svizzero e mi guarda scornato con la spalla fasciata. Tsk sicuramente si aspettava che lo zietto desse ragione a lui.
“ Il comandante ha detto che oggi c'è la selezione per le camere a gas “ sibila Franz. Io mi giro verso Kurt, facendogli un cenno d'intesa.
“ Vado io. A dopo “ dice lui andando verso gli ebrei. Urla in tedesco di seguirlo, e mentre i detenuti si dirigono a loro insaputa verso la morte, Kurt si gira verso di me. Ricambio lo sguardo, la salverà. Poco dopo tornano e la vedo. Sapevo che l'avrebbe salvata.
Tsk visto? Te l'ho salvata “ mi sussurra lui venendomi accanto
“ Vedo “ sorrido
“ Che mi fai fare... Risparmiare un'ebrea... “
“ Quando toccherà a te mi dirai “
“ Io guarderò le donne ariane, signorino “
Hmhmhm signorino a chi?! “
“ A te, Romeo “
Tsk Romeo... Quando sarai tu perso per una donna riderò io! “
“ La mia donna sarà bellissima “
Hmhmhm prima trovala “
“ Che vuoi insinuare?! “
Hmhmhm sei vecchio ormai! “
“ Cosa hai detto?! Vecchio a chi!! Ho poco più di trent'anni! “
Hmhmhm sto scherzando. Non vedo l'ora di diventare zio “
Ahahah già mi accolli un marmocchio? “
“ Non lo vuoi un figlio? “
“ Mah... Vedrò “
“ Vuoi privarmi della gioia di essere zio?! “
Hmhmhm scommetto quello che vuoi che gli lasceresti passare lisce ogni cosa, vero? “
Hmhmhm può darsi, ma ci vuole anche disciplina “ continuiamo a parlare incamminandoci verso il commando.
Passano due settimane e l'autunno ormai bussa alle porte. Cammino per i corridoi dirigendomi verso la mia stanza, quando incontro Kurt, che allarmato, mi ferma
“ Vegeta! Ti devo parlare “ fa preoccupato
“ Dimmi “
“ Credo ti abbiano scoperto. Ho sentito Franz parlare con il comandante, hanno capito! Ti hanno scoperto! “
“ Cosa?! Cazzo... “
“ Devi scappare! Domani all'alba ti fucileranno davanti all'esercito e ai prigionieri, e dopo verrà il turno della donna “
“ Non c'è un minuto da perdere! “
“ Va in camera e prendi tutto quello che ti serve, cibo e vestiti. Dietro la baracca della tua ebrea c'è la rete che si solleva per un piccolo tratto, uscite da lì e scappate il più lontano possibile “
“ Scappate?! Tu verrai con noi! “
“ Non posso. Non dovrei nemmeno aiutarti, ma non posso permettere che ti ammazzino “
“ E io non posso permettere che ammazzino te! “
“ Io non corro pericoli! “
“ Lo dici tu! Non ci metteranno molto a capire che mi hai avvisato tu! Fucileranno te domani mattina al mio posto! Non fare storie e muoviti! “
“ ... Ma io... “
“ Niente ma! Non lascerò mai che un mio amico venga ucciso per colpa mia! Avanti vieni! “ lo prendo per un braccio trascinandolo nella nostra stanza. Prendiamo le giacche delle divise più pesanti, per poi infilarle sopra quelle meno invernali che già indossiamo. Mentre lui continua a prepararsi in fretta e furia io corro fuori cercando di essere il più indifferente possibile. Dopo essermi accertato di non essere visto, apro la dispensa, afferrando pane, due bottiglie d'acqua, qualche frutto, infilando poi il tutto in una sacca. Ritorno velocemente in stanza, dove trovo Kurt che prende due pistole, che nasconde nella giacca. Afferra tre cariche di munizioni infilandole nelle tasche dei pantaloni
“ Ho preso del cibo. L'ho messo nella sacca “
“ Io le armi... Anzi, tieni queste. È meglio che ne porti anche tu, non si sa mai “ mi porge altre due pistole e quattro cariche di colpi. Li prendo mettendo le pistole nelle tasche interne della giacca. Due cariche munizioni le metto insieme alle pistole, le altre due nelle tasche dei pantaloni.
“ Ora non ci resta che aspettare la notte “ dico sedendomi nervosamente sul letto
“ ... Forse è meglio se non vengo “
“ Non dire idiozie! Tu verrai! A costo di trascinarti per tutta l'Europa di peso, tu verrai con noi! “
“ ... Sarò solo un peso! Il cibo già scarseggia! Non basterà nemmeno per voi due, figuriamoci per tre! “
“ Non m'interessa! Lo compreremo! Oppure lo ruberemo!! Tu verrai! “ lui sospira
“ Immagino che non ti farò cambiare idea “ sorride
“ Dovresti conoscermi ormai “ ricambio
“ Già. Senti, sono le otto. Tra poco si cena. Meglio fare rifornimento prima di partire “
“ Sì, giusto. Andiamo “ ci alziamo dal letto, andando poi verso la mensa.


            … To be continued

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