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Benvenuti nel Blog di Melina e Giada ^^
In questo blog pubblicheremo le nostre fan fiction
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2) Nei commenti cercate di essere gentili, se l'autore ha fatto degli errori e volete correggerlo, fatelo, ma con garbo
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Detto ciò, non dimenticate la 6° ma non meno importante regola! DIVERTITEVI!!! :D

domenica 14 agosto 2011

C'è sempre una speranza (12)

Vegeta e Kurt, due spietati soldati delle S.S., le Schutzstaffel, all'arrivo del treno al campo di sterminio, conducono, insieme ai loro comilitoni, gli ebrei all'interno del lager.
Rischiando ogni giorno la morte, una Judea riuscirà a rompere il ghiaccio nel cuore del crudele soldato. Riusciranno a scappare da Auschwitz? Si salveranno? Non vi resta che leggere.
Storia scritta con Stellina86
 
Autore: vegeta4e 
Rating: Arancione 
Genere: Guerra, Romantico, Storico
Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU
Categoria: Anime & Manga > Dragon Ball 


C'È SEMPRE UNA SPERANZA

6 settembre 1944 - Bucarest - Romania


Ormai siamo tutti pronti. Scendiamo al piano inferiore ed usciamo dalla locanda, e ci incamminiamo verso la stazione. Controlliamo ancora i treni in partenza

“ Tra venti minuti parte un treno per Praga, prenderemo quello “ dico

“ Vegeta! Sei un idiota! “ sbotta Kurt

“ Ma che vuoi?! “

“ Avevi detto che in caso ci avessero chiesto i biglietti avremmo detto che siamo delle SS. e che quindi potevamo permetterci di non pagare! Ma tu hai strappato i distintivi dalle divise! “

“ Rilassati, abbiamo i documenti, e poi non avremmo potuto dormire da nessuna parte se non l'avessi fatto “

“ Mah... Speriamo bene “ Andiamo a sederci sul muretto dai binari aspettando che arrivi il treno. Poco dopo sentiamo un fischio e una nuvola di fumo preannuncia l'arrivo del treno. Una volta fermo in stazione saliamo e fortunatamente troviamo quattro posti liberi. Il viaggio è monotono.

“ Com'è dormire con il marmocchio? “ chiedo a Kurt

“ Mah... Per fortuna sta fermo nel letto “

“ Tu invece russi! “ esclama il moccioso ridendo

“ Cosa?! Brutto lattante! Io non russo!! “ Bulma ride

“ Vegeta! Russo o no? “

“ Hmhmhm un po' sì “ mento

“ La verità! “

“ Hmhmhm no, non russi. Scherzavo “

“ Tsk! Sentito moccioso? Tu piuttosto! Com'è dormire con l'ebrea? “

“ Normale “

“ Ah sì? Dormito bene? “ sorride

“ Sì, e poi eravamo tutti stanchi, ci siamo addormentati subito, era anche tardi “

“ Hmhmhm certo. Chissà cos'erano quei rumori stanotte “ io e lei arrossiamo

“ Quali rumori? “ domanda incuriosito il marmocchio

“ Niente! “ si affretta a dire Bulma.
Passano molte ore e ormai è sera, così prendo la sacca e tiro fuori il pane, lo divido in parti più o meno uguali e lo porgo a Bulma, Kurt e al moccioso. Divido le porzioni in modo che possa bastare anche per i giorni a venire, dopo di che inizio a mangiare. Con il dondolio del treno dopo cena il marmocchio si addormenta, seguito poco dopo da Bulma. Dopo circa un'ora, vinto dalla stanchezza, chiudo gli occhi, ormai sfinito.
Il treno si ferma a Praga il mattino seguente verso le nove. Entriamo in un bar per fare colazione e dopo aver ordinato tre caffè, una tazza di latte per il marmocchio e quattro cornetti, ci sediamo ad un tavolo

“ Ah dannati treni! Ho le ossa rotte! “ si lamenta Kurt

“ Eeeh, che ci vuoi fare. L'età avanza “ commento con un sorriso sardonico sulle labbra

“ Sta un po' zitto! Ho solo trent'anni, non sono vecchio! “

“ Hmhmhm se per poche ore di treno ti fa male la schiena sei vecchio “

“ Tsk, se io sono vecchio tu sei uno stupido lattante “

“ Lattante a chi?! Vecchio bavoso! “

“ Taci o ti lavo la faccia con uno sputo! “

“ Ma che raffinato! Complimenti! “

“ Ho imparato tutto dal maestro, fatti un applauso! “ dice

“ Hmhmhm ti piacerebbe “ fa per ribattere quando una cameriera, dai capelli scuri e ricci e gli occhi castani, ci porta la colazione. Nell'appoggiare il vassoio sul tavolo si sporge troppo in avanti, accentuando la scollatura

“ Ecco a voi “ alza il viso, guarda Kurt e dopo avergli fatto un occhiolino, gira sui tacchi e se ne va

“ Wow! Abbiamo fatto colpo! “

“ Ma che dici! “ arrossisce

“ Si può sapere che aspetti? Va da lei! “

“ C-Cosa?! “

“ Muoviti! É carina! “

“ Non credo sia il momento... Stiamo scappando, non c'è tempo per queste cose “

“ E alzati da questa dannata sedia! “ gli pesto un piede costringendolo ad alzarsi

“ Aaah!! Cazzo che modi! “

“ Se non torni con qualche risultato ti faccio diventare nero di capelli “

“ Senti, se accettasse le mie avance come posso fare? Stiamo scappando! Vuoi farla venire con noi? “

“ Se accetta sì “

“ Davvero? “

“ Tu vai!! “

“ Ok, ok, mamma mia... “ s’incammina verso il bancone. Bulma sorride e io lo guardo dal tavolino. Lui si siede su uno sgabello e la chiama con un
cenno della mano. Lei si avvicina sorridendogli ed iniziano a parlare. Non capisco cosa dicono, quando vedo Kurt tornare. Si siede con aria trionfante

“ Beh? Com'è andata? “ chiedo curioso

“ Le ho chiesto se è libera e mi ha risposto di sì. Non le ho spiegato la situazione, le ho detto solo che siamo diretti in Svizzera... “

“ Arriva al punto! “

“ Beh... Ha detto che non può venire con noi perché deve lavorare, ha detto anche che appena potrò tornare lei sarà qui ad aspettarmi. Dovrò entrare
e chiedere di una certa Katia “

“ Hmhmhm i miei complimenti rubacuori! “ arrossisce

“ Beh ora non perdiamo tempo, dobbiamo rimetterci in cammino “ cambia immediatamente discorso evidentemente imbarazzato. Finiamo la colazione e Kurt va a pagare, vedendo così un'ultima volta la sua bella. Usciamo dal bar e camminando raggiungiamo la periferia della città, ritrovandoci ancora una volta circondati dal verde. Passa circa un'ora, quando sento dietro di noi un rombo di motore avvicinarsi sempre di più. Mi volto di scatto come tutti gli altri, temendo che siano i tedeschi. Una jeep viaggia a gran velocità verso di noi

“ Cazzo, correte!! “ urla Kurt. Iniziamo a correre per la foresta, ma l'auto è ovviamente molto più veloce di noi. Uno sparo. Non so cos'abbia colpito il proiettile, ma faccio appena in tempo a voltare indietro la testa, che vedo due jeep che ci inseguono

“ DA QUESTA PARTE!! “ urlo svoltando improvvisamente a destra, addentrandomi nel bosco. Qui gli alberi sono fitti, le macchine non passano. Sentiamo un rumore di freni, urla in tedesco, che tutti capiamo

“ Trovateli!! Prendete vivi i traditori e uccidete gli ebrei! “ dicono. Noi continuiamo a correre. Sento il loro fiato sul collo, siamo spacciati, lo so. Ancora spari. Mi sento le gambe paralizzate, rallento ma non di mia volontà. Un altro sparo e Kurt cade

“ NO!! “ senza nemmeno pensarci torno indietro per soccorrerlo

“ VOI ANDATE AVANTI! “ urlo a Bulma e il bambino, che intanto si sono fermati. Riprendono a correre spaventati, mentre i tedeschi si fanno sempre più vicini

“ Dove sei ferito?! Dimmelo!! “ dico a Kurt. Lui fa una smorfia di dolore

“ Alla... Alla gamba... Non... Non so se riuscirò a camminare... Va avanti, me la caverò... “

“ Non dire idiozie!! Sta zitto e dammi una mano! “ lo prendo per un braccio facendomelo passare intorno al collo. Lui spinge con l'altro braccio e la gamba sana sul terreno per aiutarmi e con un grande sforzo riesco a caricarmelo in spalla. Mi alzo e con un piccolo strattone lo assicuro per bene, tenendolo saldamente per le gambe. Riprendo a correre. Ovviamente sono più lento di prima, ma ugualmente continuo la mia corsa

“ Stai rallentando... Se cerchi di salvarmi prenderanno anche te, lasciami qui e scappa con lei e il marmocchio “

“ Scordatelo! Non ti lascerò mai! Ora sta zitto e reggiti “ rispondo. Lui aumenta la presa alla mia giacca, serro i denti e accelero. I tedeschi si avvicinano, quando Bulma mi chiama nascosta in una piccola grotta. Corro verso di lei, le passo Kurt che a malapena passa dall'entrata, e poi strisciando entro anche io. Aiutato dal moccioso, copro la piccola apertura con rami, foglie e legna. Sento il respiro affannato di Kurt, i passi affrettati dei tedeschi correre vicino all'entrata, i battiti accelerati del mio cuore. Passano molti minuti, poi il silenzio regna. Mi volto verso Kurt

“ Ti fa male? “

“ Sì... “ fa dolorante

“ Cos'ha? “ mi chiede Bulma

“ Gli hanno sparato alla gamba. Dobbiamo curarlo prima che faccia infezione o che perda troppo sangue “

“ Io sono un dottore, posso provare a curarlo quando usciamo da qui “

“ Sì, ma non abbiamo niente per curarlo “

“ Dobbiamo tornare in città allora “ mi avvicino all'entrata della grotta e guardo fuori. Nessuno. Aspettiamo ancora qualche minuto, poi sposto le frasche, uscendo. Porto Kurt fuori e dopo averlo fatto sdraiare, Bulma si avvicina, sollevandogli il pantalone.

“ ... Oh santo cielo... “ dice vedendo l'entità della ferita

“ Cos'ho?! Voglio vedere! È grave vero?! Cazzo! “ dice Kurt

“ Sta giù, non è grave, rilassati... “ lo tengo sdraiato guardando la ferita. È grave, invece. Il proiettile è ancora nella gamba, ci vorranno delle pinze per estrarlo

“ Mi servono delle pinze “ dice infatti lei

“ No! Le pinze no!! “ grida lui

“ Kurt! Deve togliere il proiettile! Mi dispiace, ma non le ho “

“ Dobbiamo tornare indietro allora. Prima disinfettiamo meglio è “ tira giù il pantalone a Kurt e io lo sollevo, caricandomelo ancora in spalla e riprendiamo a camminare verso la città. Dopo un’ora entriamo nella prima locanda che troviamo. Chiedo una stanza per poche ore, spiegando il motivo. Pago cinque marchi, dopo di che saliamo in stanza. Metto Kurt sul letto, poi vado in bagno, in cerca di qualcosa che possa servirmi. Apro l'ultimo sportello, trovando una cassetta del pronto soccorso. L'afferro, torno in camera, l'appoggio sul letto e la apro. Bulma prende delle pinze, si mette i guanti e gli solleva il pantalone

“ Tienilo “ mi dice. Stringo la mano di Kurt

“ Sentirai un po' male... “ dice lei. Lui strizza gli occhi e lei, con le pinze incide la carne martoriata, cercando di togliere il proiettile

“ AAAHH!! “ urla il mio amico

“ Sta fermo o non riesco a toglierlo! “ cerco di tenerlo fermo

“ Shulim non guardare! “ dice lei al marmocchio. Lui ci guarda impietrito e si gira

“ TI PREGO BASTA!! NON CE LA FACCIO!! “

“ KURT BASTA!! DEVE TOGLIERLO!! RESISTI! “

“ Vorrei vedere... Te al... Mio posto... “

“ Sei un tedesco!! Sopporta!! Se lo leva poi sarà tutto in discesa!! Fai uno sforzo!! “ lui annuisce deglutendo. Metto la mano libera sulla caviglia sinistra
per tenergli ferma la gamba, con l'altra continuo a tenergli la mano. Bulma rimette le pinze nella ferita

“ AAAHH!! “ mi stringe la mano con una forza sovrumana e serra i denti

“ Resisti... “ gli dico ricambiando la presa

“ L'ho tolto! “ esulta lei posando il proiettile in una ciotolina. Kurt ha il fiatone e con l'altra mano si asciuga la fronte. Lei gli pulisce la ferita con della
garza imbevuta d‘acqua

“ Resisti ancora un po', adesso metto il disinfettante “ prende un tubetto con dentro un liquido verde e lo versa sulla ferita. Fa subito reazione, infatti delle bollicine iniziano a disinfettare. Kurt serra i denti e Bulma versa altro liquido. Prende una benda impregnando anche essa di disinfettante e gliela lega attorno al polpaccio

“ Ecco fatto “ sorride. Kurt si mette seduto appoggiandosi sui gomiti e guarda la fasciatura

“ ... Grazie... “ dice

“ Figurati “ posa le cose nella cassetta per poi chiuderla

“ Va meglio? “ gli chiedo

“ Sì...Non sei male per essere un’ebrea “

“ Oh andiamo! Cominci ad essere monotono lo sai? “ sbuffa lei con un lieve sorriso. In quel momento sentiamo dei passi correre per le scale, poi qualcuno bussa insistentemente alla nostra porta, urlandoci di aprire.


            … To be continued…