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domenica 23 gennaio 2011

C'è sempre una speranza (3)

Vegeta e Kurt, due spietati soldati delle S.S., le Schutzstaffel, all'arrivo del treno al campo di sterminio, conducono, insieme ai loro comilitoni, gli ebrei all'interno del lager.
Rischiando ogni giorno la morte, una Judea riuscirà a rompere il ghiaccio nel cuore del crudele soldato. Riusciranno a scappare da Auschwitz? Si salveranno? Non vi resta che leggere.
Storia scritta con Stellina86
 
Autore: vegeta4e 
Rating: Arancione 
Genere: Guerra, Romantico, Storico
Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU
Categoria: Anime & Manga > Dragon Ball 

Capitolo 3

16 marzo 1944 - Cracovia - Polonia

La mattina successiva la sveglia trilla alle cinque e mezza, costringendoci ad alzarsi. Io e Kurt ci mettiamo velocemente la divisa uscendo poi fuori dal commando. I piedi sprofondano nella neve e a grandi falcate raggiungiamo le baracche. Spalanco la porta con una pedata urlando in tedesco. Gli ebrei sussultano scattando in piedi e Kurt ghigna iniziando a prenderli malamente spingendoli fuori. Una volta messi in riga, alcuni cercano di riscaldarsi le braccia sfregando sugli arti le mani. Vedo correre verso di me un mio compagno che subito non riconosco

“ Franz! Che diavolo stavi aspettando eh?! “ dico irritato

“ Potevate aspettarmi per iniziare! “

“ La sveglia è alle cinque e mezza per tutti! Lo sai che tocca a noi! “ lui sbuffa porgendomi un foglio. Io lo afferro leggendo rapidamente i nomi dei deportati affiancati dai rispettivi numeri

“ Ha detto il comandante che tocca a te fare il raich “ dice. Annuisco e leggo il primo numero, alzando poi lo sguardo sull'ebreo.

“ Tu! “ gli urlo in sua direzione. Lui avanza insicuro di un passo. Passo al secondo, al terzo, fino alla fine della lista, e quando guardo i judei davanti a me ci sono dieci prigionieri più avanti rispetto agli altri. Faccio cenno a Kurt, lui capendo ghigna imbracciando il fucile. Preme il grilletto sparando un colpo in fronte al primo. Gli altri nove capendo il loro destino sbiancano. Franz impulsivamente prende l'arma e spara al secondo, al terzo e al quarto, ma nella foga uccide anche un ebreo non compreso nella lista

“ FERMATI!! “ urlo a pieni polmoni. Lui sembra non sembra non avermi neppure udito e carica un altro colpo. Prima che faccia fuoco gli prendo il fucile

“ Ehi ma! “ protesta

“ HO DETTO BASTA!! QUALCUNO TI HA FORSE DETTO DI SPARARE?! EH?! “

“ No, ma io pensavo... “

“ TU NON SEI QUI PER PENSARE, MA PER OBBEDIRE AI MIEI ORDINI!! È CHIARO?! “ lui sbuffa annuendo. Gli restituisco il fucile lanciandolo nella neve. Lui si abbassa e lo raccoglie, gli ebrei ci fissano stupiti e Kurt uccide i prigionieri della lista. Il mio sguardo cade involontariamente sulla donna dai capelli azzurri. Trema letteralmente e non so se sia per il freddo o per aver visto in anticipo quello che prima o poi succederà anche a lei. Avanzo verso di loro camminando avanti a indietro davanti alla fila

“ Adesso canterete! Marcerete cantando in tedesco la canzone che diremo noi! “ un ragazzino di non più di sedici anni alza la mano. Io mi avvicino

“ Che vuoi sporco ebreo! “ gli dico

“ E... Chi non sa cantare? “ dice quasi in un sussurro

“ Hmhmhm non sai cantare in tedesco? Molto bene “ afferro il fucile e lui sbianca

“ Posso... Posso imparare “ trema. Lancio un'occhiata divertita a Kurt

“ Hmhmhm non imparerà mai “ mi dice. Annuisco e fulmineo gli sparo alla testa. Molti si lasciano sfuggire degli urli, altri serrano gli occhi e avanzando ancora mi trovo davanti alla donna
turchina

“ E tu? Sai cantare? “ sbianca e non risponde

“ TI HO FATTO UNA DOMANDA!! “ urlo

“ ... N” No... Non... Non so cantare in tedesco “ abbassa lo sguardo. Le prendo malamente il viso con una mano, alzandole la faccia in modo che mi guardi negli occhi

“ Sai cosa succede a quelli che come te non sanno le canzoni tedesche? “ ghigno. Lei deglutisce continuando a non rispondere. Prendo il fucile, lei sussulta ma non per paura, nei suoi
occhi, al posto del terrore leggo una sorta di illuminazione, come se le fosse appena tornato in mente qualcosa che non ricordava da tempo. Con un filo di voce inizia a cantare. Con mio grande stupore la fisso e seccato le mollo il viso

“ Basta così “ dico. Lei smette e al mio ordine iniziano a marciare, andando avanti per ore intere. Io, Kurt e Franz osserviamo in disparte i judei seguendoli sulle moto e chi cade, per fatica o distrazione, e chi non canta, viene ucciso. Verso pranzo suona una sirena e portato un grosso pentolone aiuto alcuni miei comilitoni a servire la zuppa di patate ai prigionieri. Il soldato riempie il mestolo versando poi il liquido in una scodella che mi porge e che a mia volta, dò poco garbatamente, a turno, ai judei.
Passa un mese e le cose proseguono come di norma. Kurt spalanca la porta della baracca facendo uscire i detenuti, ordinando loro di mettersi in riga. Franz mi porge la lista dell'appello e una volta finita, noto un moccioso non presente nell'elenco. Mi avvicino facendolo sbiancare

“ E tu?! Da dove sbuchi fuori? “ dico seccato in tedesco. Non risponde fissandomi terrorizzato. Sorrido

“ Hmhmhm non avere paura “ dico ovviamente ironizzando. Lui sembra credermi, difatti sembra più sciolto, non deve avere più di otto o nove anni. Decido di sembrare gentile, i marmocchi credono facilmente a certi atteggiamenti. Mi abbasso alla sua altezza, ma quello che lui interpreta come un sorriso amichevole, uno sguardo più attento non lo confonderebbe mai con il mio classico ghigno

“ Se non sbaglio i mocciosi come te vengono messi nell'altro campo, per la lavorare la gomma della IG Farben “ lui continua a guardarmi immobile

“ Beh? Non rispondi? “

“ Sì... Ero lì... “ sussurra tremando

“ E allora spiegami. I fortunati che vengono portati lì dentro sono salvaguardati, hanno più cibo, degli stracci per coprirsi durante la notte e rispetto agli ebrei chiusi qui dentro hanno più possibilità di vivere più a lungo. Solo uno stupido scapperebbe da lì per entrare nel campo di sterminio “ ghigno. Lui abbassa lo sguardo sulla neve

“ Sono venuto qui... Perchè... Perché c'è la mia cuginetta “ mormora. Cuginetta? Oltre a lui non ci sono altri marmocchi! Alzo lo sguardo sugli altri detenuti, notando poi che l'azzurra deglutisce preoccupata guardando il moccioso. Mi alzo andandole di fronte

“ Hmhmhm bene bene bene. Mi ricordo di voi. All'arrivo eravate mano nella mano “ ghigno. Lei sbianca.

“ Hmhmhm ma che scena smielata! Kurt!! “ annuendo lui si avvicina al marmocchio sollevandolo dal collo della casacca. Il moccioso inizia a tremare e Kurt lo lancia malamente a terra, facendolo sprofondare nella neve. Il marmocchio si rialza debolmente, reggendosi a stento sulle gambe minute. Kurt inizia a colpirlo ripetutamente con il calcio del fucile e qualche calcio

“ Ehi Kurt! Aspetta! “ dico. Lui si volta fermandosi

“ Dimmi “

“ Non ammazzarlo ora. Vuole stare in questo campo? Benissimo. Gli faremo vedere cosa succede a quelli che stanno qui “ lui ghigna approvando, smettendo di infierire sul moccioso. Iniziamo la marcia e noto subito che il marmocchio non canta, ma muove la bocca a caso sperando di imbrogliarci

“ Ehi Vegeta, il marmocchio non canta! Perché non lo ammazzi?! “ mi dice Franz

“ Già, non vorrai risparmiarlo! “ interviene Kurt

“ Hmhmhm abbiate pazienza. Prima lo faccio patire, mi sono accorto anche io che non canta, ma prima di farlo fuori voglio che si stanchi “ ghigno. Passa un'ora e il marmocchio inizia a
vacillare, quando inciampa nella neve, cadendo al suolo. Afferro il fucile pronto a sparare.

“ FERMI!! “ urlo. Tutti si bloccano e con due falcate raggiungo il moccioso ancora a terra. Senza lasciargli nemmeno il tempo di rialzarsi gli sparo alla nuca, ordinando poi a Franz di occuparsi del corpo. Vedo l'azzurra iniziare a piangere sommessamente, coprendosi il viso con entrambe le mani. Si asciuga subito le lacrime per timore di essere uccisa anche lei, fissando poi con occhi rossi e bagnati il cadavere del moccioso. Continuiamo la marcia per ore intere fino alla fine del nostro turno. Io, Kurt e Franz torniamo nel nostro commando, venendo sostituiti da dei nostri compagni addetti alla selezione per le camere a gas.


            … To be continued

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