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lunedì 13 agosto 2012

C'è sempre una speranza (21)

Vegeta e Kurt, due spietati soldati delle S.S., le Schutzstaffel, all'arrivo del treno al campo di sterminio, conducono, insieme ai loro comilitoni, gli ebrei all'interno del lager.

Rischiando ogni giorno la morte, una Judea riuscirà a rompere il ghiaccio nel cuore del crudele soldato. Riusciranno a scappare da Auschwitz? Si salveranno? Non vi resta che leggere.

Storia scritta con Stellina86

[Capitolo 5 modificato]

Autore: vegeta4e | Rating: Arancione | Genere: Guerra, Romantico, Storico | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta

Pubblicata: 26/09/10 | Aggiornata: 27/01/12 | Note: AU | In corso

Categoria: Anime & Manga > Dragon Ball

 

C'È SEMPRE UNA SPERANZA


22 gennaio - Marsiglia - Francia
Entrati in stanza mi siedo stancamente sul letto. Mi sfilo gli stivali e mi sdraio, sono sfinito.
Lei mi imita e, dopo essersi levata le scarpe, si sdraia, fissando poi il soffitto.
"Io non ti capisco proprio... Ancora non so perché tu mi abbia salvata da quell'inferno" dice lei all'improvviso. Io non mi giro, continuando a tenere gli occhi chiusi.
"Non c'è niente da capire" rispondo poi
"Invece sì! Mi ignori, è come se non esistessi!! Perché mi hai salvata, eh? Per attrazione fisica? Beh non ho intenzione di continuare così!! Non posso più vivere in queste condizioni... Non ora!" dice scattando seduta. Bene. Mi ci mancava la sfuriata!
"Si può sapere di che parli?! Io non ti ignoro" rispondo sospirando
"Ah no?! E tu come lo definiresti il tuo comportamento? Tu stai male per quello che è successo a Kurt e Mark, ma invece di sfogarti fumi e bevi!!" continua lei
"Non mi sembra il momento adatto per andare da uno strizzacervelli, ti pare?" rispondo sarcastico
"Non fare l'idiota!! Dico solo che potresti sfogarti con me! Speravo di contare qualcosa!" strilla serrando la presa sul lenzuolo
"Non ho bisogno di confidarmi con nessuno!! E adesso smettila, dormi!!" sbotto esasperato. Non ne posso più di sentirla urlare, ho solo voglia di dormire.
"Non dirmi cosa devo fare! Domani mattina prendo Chichi e Shulim e ognuno se ne va per la propria strada!! Noi ce ne andiamo, tu fai quello che vuoi!" dice furiosa. Mio malgrado non riesco a trattenere una risata.
"E dove speri di andare, eh? Non avete armi, e anche se aveste una pistola, nessuno di voi tre è in grado di maneggiarla. Finirete con il piombo in testa. Tutti e tre" dico aprendo gli occhi e fissandola.
"Tanto ci finiremo comunque con il piombo in testa!!" risponde
"E allora perché hai voluto scappare, eh? Piantala di dire idiozie e riposati!" dico richiudendo gli occhi. Non sento risposta, quando l'ondeggiare del materasso mi fa intuire di essere l'unico ad esservi sopra. Apro un occhio. Cosa diavolo vuole fare ora?
“Non posso e non voglio più stressarmi così... Sai perchè?!” non rispondo, prima o poi si calmerà.
“Perchè aspetto un bambino!!” io spalanco gli occhi. Ok, questa non me l’aspettavo proprio...
"Io me ne vado!!" si infila rabbiosamente la giacca che aveva appoggiato su una sedia, con due falcate raggiunge la porta e, dopo averla spalancata, esce. Io resto immobile a fissare l'entrata. Non può essere tanto stupida... Almeno credo. Faccio per rimettermi sdraiato, quando il sesto senso mi dice di alzarmi. Dei passi rapidi provenienti dal cortile della locanda mi attirano, così mi affaccio, vedendo tre miei ex comilitoni.

"Merda!" corro corridoio raggiungendola prima che scenda la scale.

"Ferma!" dico prendendole un polso

"Lasciami!" strilla dimenandosi

"Maledizione, smettila di urlare, sono qui!!" dico cercando di mantenere un basso tono di voce. Alle mie parole lei si blocca, impallidendo di colpo.

" .... Cosa facciamo ora?!" chiede in preda all'ansia

"Corri e nasconditi sotto il letto" la tiro verso la nostra stanza e, mentre lei si nasconde, io mi metto affianco alle giunture porta, in modo che se un soldato aprisse, io rimarrei nascosto. Prendo la pistola nella tasca interna della mia giacca.
I passi dei comilitoni echeggiano per tutto il corridoio, divetando quasi assordanti quando passano davanti alla nostra porta.

Mi sento il cuore in gola e stringo il calcio della pistola. Sento spalancare una porta, delle urla.

“No!! Lasciateci!!” urla una voce femminile. La riconosco, è quella della cameriera che, poco dopo, viene seguita da quelle del marmocchio.
Mi stacco dal muro ed apro piano la porta spiando poi i movimenti dei miei ex colleghi.
Due tengono fermi la donna e il bambino, l’altro guarda all’interno della stanza, cercando me e Bulma, probabilmente. Senza pensarci apro di scatto la porta, sparando al tedesco che non tiene ferma nè la donna nè il marmocchio.
L’uomo cade con un colpo sordo con un buco in mezzo alla schiena. Gli altri due si voltano di scatto e, riconoscendomi subito, ghignando prendendo le pistole. Tuttavia io non mollo la mia, puntandola contro Axel, il quale tiene fermo il bambino.

“Avanti, posa quella pistola, Vegeta. Falla finita, ormai sei spacciato” mi intima puntandomi contro l’arma.

“Non mi avete ancora preso, come vedi sono qui!” rispondo mostrandomi sicuro.

“Hmhmhm ti abbiamo in pugno. Avanti! Posa quella pistola e arrenditi! Non ti è bastato perdere il tuo amichetto?” ghigna ancora. Adesso basta. Nessuno di loro può permettersi di nominare Kurt, nessuno!!

“Non nominarlo!!! Fallo di nuovo e giuro che sparo!!” urlo caricando il colpo. Sono fuori di me, non doveva toccare l’argomento, non ora!

“Avanti, spara! Magari prendi anche il moccioso, oltre che me!” codardo, usare il marmocchio come scudo non ti salverà la pelle, parola mia.

“E così in realtà avete fatto scappare ben tre progionieri!” interviene di colpo Derek, strattonando la cameriera.

“Lei non è ebrea! È francese, quindi mollala” dico puntando la pistola verso di lui, stavolta.

“Questa qui non è ebrea? Poco male, è comunque nella tua comitiva, quindi pagherà lo stesso!” ghigna ancora. La donna inizia a piangere, mentre il marmocchio non spiccica parola, minacciato dalla pistola appoggiata alla sua tempia destra.

“Ora basta... Mollateli o sparo!” lo giuro, stavolta lo faccio davvero. Derek e Axel scoppiano a ridere, forse credono che non abbia il fegato di farlo realmente.

“Facci vedere, traditore!” risponde Axel. Non me lo faccio ripetere e premo il grilletto. Di colpo il suo petto si macchia di rosso. Un rivolo di sangue gli cola dalla bocca e impallidendo all’improvviso crolla a terra. Il moccioso corre verso di me terrorizzato, nascondendosi poi dietro.
Derek fissa scioccato il collega, spostando poi lo sguardo su di me.

“Bastardo! Lo seguirai a breve!!” urla mollando la cameriera. Mette mano alla cintura per afferrare la pistola ma, anticipandolo, sparo anche a lui.
La donna cade in ginocchio tremando, Bulma esce da sotto il letto, correndo ad abbracciare il bambino.
In corridoio ci sono due cadaveri di due soldati delle SS., noi siamo ricercati e i proprietari della locanda avranno sentito sicuramente gli spari.
Ok, ora siamo veramente nella merda.


            ... To be continued...

Scusate per il ritardo, ma abbiamo avuto dei contrattempi.
Grazie anche a chi legge! Ciao!

 

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